La spinta ad analizzare se stessi, al fine di migliorarsi e autocurarsi “è una reazione naturale, sana e saggia di fronte alle difficoltà della vita” (Claudio Naranjo, Carattere e Nevrosi, Astrolabio).
Lo scopo di tale analisi è innanzitutto la conoscenza profonda e la “comprensione” di se stessi.
Con “comprensione” intendo essere aperti all’esperienza diretta di noi stessi, in un’ottica di sperimentazione e osservazione di sé.
Questa la base per il cambiamento e l’autocura.
Per cambiare dobbiamo prima essere ciò che siamo, senza giudizio o coercizione al cambiamento.
È un processo faticoso.
E può procurare intenso dolore.
Immaginate solo per un attimo cosa potreste provare nel prendere consapevolezza delle vostre ferite, delle vostre difese, dei limiti.
Ma per curarsi occorre sapere e cogliere profondamente quale sia il nostro stato reale, la verità su noi stessi e sulla nostra vita.
Questo dà la spinta naturale al cambiamento, a trovare le risposte migliori ai nostri bisogni nel nostro ambiente, qui ed ora.
Un istinto naturale di sopravvivenza e di protezione per se stessi.
Ognuno di noi è in grado di svolgere questo processo da solo.
Per questo in questa sezione troverete alcuni spunti che lo favoriscano, nelle situazioni in cui è possibile.
Certamente nei casi in cui ci si trovi in una situazione di disagio e sofferenza psicologica tali per cui sia compromessa in modo significativo la salute e la qualità della vita, ovvero nei casi in cui non si sia in grado di avvalersi dell’autoterapia, o risulti del tutto inutile, consiglio di rivolgersi ad un professionista esperto della relazione d’aiuto, quello che meglio risponde alle proprie esigenze e ispira fiducia.